Scopri la campagna Collezione moda primavera 2025, creata dall'artista, fotografa e regista Petra Collins. È un racconto onirico che celebra la sorellanza, l'espressione di sé e il potere trasformativo della primavera.


Davanti all'obiettivo, Petra Collins è affiancata dalla sua amica di lunga data Adwoa Aboah, modella, attrice e attivista che si occupa di promuovere la salute mentale. Insieme incarnano lo spirito audace e bohémien della collezione primaverile.


La sorellanza è un tema centrale di questa campagna e una costante nel mio lavoro. Per me, la sorellanza va oltre i legami tradizionali: la si può trovare in una persona amata, negli amici o nei colleghi. Con questa campagna ho voluto sfumare questi confini, catturando un'energia condivisa in cui le identità si fondono e si trasformano.
- PETRA COLLINS
Collezione moda primavera



Mi avvicino alla fotografia come a un processo documentaristico. Anche se stiamo creando una finzione, le emozioni sono reali.
- PETRA COLLINS


"Vorrei che le donne si riconoscessero nei temi trattati nel mio lavoro e si sentissero libere di essere creative e di realizzare le proprie opere".
Una chiacchierata con Petra Collins
Per Petra Collins, la fotografia è uno scambio profondamente personale, un tema che esplora nella campagna Collezione moda primavera 2025 insieme all'amica di lunga data Adwoa Aboah. Ispirata dal cinema, Petra punta a sfumare il confine tra finzione e realtà, catturando la fluidità della sorellanza e della collaborazione creativa. In questa chiacchierata riflette sulle dinamiche di potere sul set, sul ruolo della moda nella narrazione e sulla profondità emotiva dietro le sue immagini.
Riflettendo sul tuo servizio fotografico con Adwoa Aboah, qual è il primo pensiero che ti viene in mente?
Leggerezza e giocosità. Conosco Adwoa da 10 anni, ma stranamente non avevamo mai posato insieme prima. I set erano così belli che sembrava davvero di essere in un sogno: il mio sogno, credo, ma anche il suo e quello di [mia sorella] Anna.
Tua sorella ti ha assistito sul set e sembrava esserci una dinamica di gemellaggio o di riflesso tra te e Adwoa. La sorellanza è il tema principale della campagna?
La sorellanza è un tema centrale di questa campagna e una costante nel mio lavoro. Per me, la sorellanza va oltre i legami tradizionali: la si può trovare in una persona amata, negli amici o nei colleghi. Con questa campagna ho voluto sfumare questi confini, catturando un'energia condivisa in cui le identità si fondono e si trasformano. Sono stata ispirata da film come Tre donne di Robert Altman, Persona di Ingmar Bergman e molte opere di Éric Rohmer. Come Rohmer, sono affascinata dalle dinamiche sottili tra le donne in contesti domestici e intimi. Sono attratta dalla complessità e dall'ambiguità delle relazioni umane e volevo che questa campagna riflettesse un tipo di legame femminile simile a quelli esplorati da Rohmer nei suoi film.
Come descriveresti il tuo legame creativo con tua sorella e in che modo questa relazione ha influenzato la rappresentazione della sorellanza nella campagna?
Anna è il mio specchio creativo. Ci comprendiamo a vicenda leggendoci nel pensiero in modo quasi soprannaturale. È stata la mia prima musa ed è anche una delle mie collaboratrici più preziose. Sul set non abbiamo quasi bisogno di parlarci. Lei sa cogliere in un istante la mia visione e la rende reale con uno sguardo o un gesto. Questo si riflette in modo profondo nelle immagini, che raggiungono un altro livello di intimità. Ci siamo noi, io che guardo lei, lei che guarda me che guardo Adwoa e Adwoa che ci guarda entrambe. È uno scambio carico di energia collettiva, di una bellezza intensa.
Il tuo approccio alla fotografia spesso sfuma i confini tra finzione e realtà. In che modo questo senso di fluidità e lo scambio creativo hanno influenzato la dinamica tra te, Adwoa e tua sorella durante lo shooting?
Mi avvicino alla fotografia come a un processo documentaristico. Anche se stiamo creando una finzione, le emozioni sono reali. Amo creare un ambiente in cui i soggetti possano muoversi e comportarsi in modo naturale. Li incoraggio a guidare loro stessi la traiettoria della macchina fotografica. In questo caso si è aggiunto il fatto che io stessa ero parte della storia, mentre mia sorella la stava catturando e ciò ci ha consentito di creare un flusso molto naturale in cui ognuna di noi, a turno, ha preso il controllo.
In che modo collaborazioni come questa influenzano la tua visione creativa?
Per il mio processo creativo è stimolante essere messa alla prova da parametri specifici. Trovo che lavorare in modo collaborativo o partendo da una premessa specifica mi spinga verso uno spazio immaginativo diverso, che forse non raggiungerei da sola.
Ci sono stati outfit specifici della collezione primaverile che hanno contribuito a definire il tono o l'atmosfera della narrazione della campagna?
Ho adorato l'abito fluido color rosa che ho indossato. Permetteva alla luce di passare attraverso e lasciava spazio al movimento.
La moda sembra avere un ruolo centrale nella tua narrazione. Puoi spiegare meglio cosa rappresenta la moda per te, a livello personale e professionale?
A livello personale, la moda è il modo in cui esprimo me stessa e la mia soggettività. A livello professionale, è un mezzo per raccontare una storia, unendo elementi diversi per creare una narrazione. Come regista, usare i costumi nella narrazione è fondamentale. Il pubblico può comprendere molto di un personaggio semplicemente osservando il suo abbigliamento.
I tuoi primi lavori intorno al 2010 hanno avuto una grande influenza nel dare forma a un movimento estetico distintivo. In che modo pensi che si sia evoluto il tuo stile da allora e come descriveresti l'essenza della tua espressione creativa oggi?
L'ambito del mio lavoro si è allargato per accogliere i miei interessi in continua evoluzione per quanto riguarda la creazione di immagini e la narrazione. Penso che lavorare con mezzi limitati mi abbia permesso di sviluppare uno stile ben definito in un momento specifico e ora il mio lavoro riflette l'ambizione di lavorare su una scala più ampia.
Se potessi scegliere, qual è l'impatto che vorresti che la tua arte avesse sulle donne?
Vorrei che le donne si riconoscessero nei temi trattati nel mio lavoro e si sentissero libere di essere creative e di realizzare le proprie opere.
INFORMAZIONI SU PETRA COLLINS
Petra Collins (nata nel 1992) è un'artista, fotografa e regista canadese nota per il suo stile evocativo ed etereo che esplora la femminilità, la scoperta di sé e le complessità dell'era digitale. Ha iniziato la sua carriera a 15 anni e oggi è una voce di spicco nella cultura visiva contemporanea. Il suo lavoro combina arte, moda e cinema e influenza la cultura pop. Collins continua a sfidare le convenzioni, reinventando le narrazioni come una delle forze creative più dinamiche della sua generazione.
INFORMAZIONI SU ADWOA ABOAH
Adwoa Aboah (nata nel 1992) è una modella, attrice e attivista britannica che si occupa di promuovere la salute mentale, molto influente nel mondo della moda e nel sociale. Nominata Modella dell'anno nel 2017, è apparsa sulle copertine di Vogue nel Regno Unito, in America e in Italia. Come fondatrice di Gurls Talk, Aboah incoraggia le giovani donne a parlare apertamente di salute mentale. Nominata Next Generation Leader da TIME e inserita nella lista Forbes 30 Under 30, continua a ispirare con il suo audace attivismo e il suo carisma.